Solanacee, ecco i lepidotteri più attivi in questo periodo

Larva di nottua gialla penetrata in un pomodoro
Alcuni insetti e acari si avvantaggiano delle condizioni climatiche tropicali che spesso caratterizzano i mesi estivi. Nottua gialla, spodoptera, piralide e nottue terricole sono tra i lepidotteri delle solanacee più attivi

La prolungata ondata di calore che ha caratterizzato i primi mesi estivi, con alte temperature e precipitazioni inesistenti, se da un lato ha stressato le colture dall’altro ha incrementato la mortalità naturale di vari fitofagi delle colture ortive. Alcuni insetti ed acari, però, sono meglio adattati a condizioni climatiche “tropicali” di cui si avvantaggiano, approfittando anche della minore resistenza dei loro antagonisti naturali.

I lepidotteri delle solanacee

La nottua gialla (Helicoverpa armigera), che si nutre di diverse specie coltivate e spontanee, è temibile soprattutto su pomodoro e peperone perché le larve tendono a penetrare precocemente sui frutti, colpendo quindi direttamente la produzione e innescando marciumi. Nelle aree più meridionali dell’Italia H. armigera può compiere fino a 4 generazioni in un anno. Le femmine solitamente ovidepongono le uova sulla pagina inferiore, isolate o in piccoli gruppi, per cui è piuttosto difficile individuare precocemente gli attacchi osservando i sintomi in campo.

Un’altra temibile nottua, ormai stabilmente insediata in tutte le aree costiere dell’Italia meridionale, è la polifaga spodoptera litoranea (Spodoptera littoralis) le cui popolazioni raggiungono solitamente la massima densità a fine estate ma che, in condizioni climatiche favorevoli, anche in questi mesi possono attaccare le solanacee e molte altre colture, sia in serra sia in pieno campo. I sintomi dei primi attacchi di spodoptera sono più semplici da individuare...

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Solanacee, ecco i lepidotteri più attivi in questo periodo - Ultima modifica: 2025-09-15T11:51:26+02:00 da Alessandro Piscopiello

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