Spagna, Tecnova punta sulla cooperazione con l’Italia per l’innovazione in orticoltura

Durante Fruit Attraction 2025 abbiamo incontrato Mari Carmen Galera, direttrice generale del centro tecnologico Tecnova. Con quasi 25 anni di attività, il centro spagnolo è oggi un riferimento internazionale per l’innovazione applicata all’orticoltura, con una collaborazione sempre più forte con l’Italia, dai sistemi di coltivazione alle tecnologie postraccolta
Mari Carmen Galera

Durante la recente edizione di Fruit Attraction 2025 a Madrid, abbiamo parlato con Mari Carmen Galera, direttrice generale del Centro Tecnologico Tecnova, un punto di riferimento internazionale nell’innovazione applicata al settore ortofrutticolo. Con quasi 25 anni di attività, Tecnova si è affermata come un pilastro strategico per la competitività e la sostenibilità dell’agroalimentare, sia in Spagna sia in altri Paesi con condizioni climatiche simili, tra cui l’Italia.

«Tecnova è un centro tecnologico che lavora per migliorare la competitività del settore lungo tutta la catena del valore, dal seme alla tecnologia applicata alla postraccolta», spiega Galera.

Un centro che integra ricerca, campo e tecnologia

Fondato nel 2001 per rispondere alla necessità di integrare competenze provenienti da sementi, plastica, serre, fertirrigazione e automazione, il centro conta oggi tre sedi in Andalusia:

  • una nel Parco scientifico-tecnologico di Almería (Pita);
  • una a Viator, con un’azienda agricola sperimentale di 120.000 m²;
  • una a Huelva, con 12.000 m² dedicati ai piccoli frutti.

Presente in oltre 30 Paesi, Tecnova collabora con aziende di Canada, Stati Uniti, Messico, Cile, Israele, Cina, Marocco, Francia, Belgio e Italia per sviluppare soluzioni che rendano l’agricoltura più efficiente e redditizia.

«Il nostro lavoro non si limita ad Almería. Sviluppiamo tecnologie adattabili ad altri sistemi produttivi delle zone climatiche calde dell’arco mediterraneo, dove condizioni e colture sono simili», aggiunge Galera.

La cooperazione con l’Italia: una relazione strategica

Nell’ambito delle collaborazioni internazionali, l’Italia riveste un ruolo di rilievo.

«L’Italia e la Spagna condividono molte sfide nell’orticoltura. Quando visito la Sicilia, vedo Almería: stesso clima, stessa vocazione agricola. Lì stanno lavorando molto sull’energia fotovoltaica applicata all’agricoltura, proprio come noi», afferma Galera.

Le aziende italiane, sottolinea, sono leader nella tecnologia postraccolta, soprattutto nella progettazione di macchinari per selezione, manipolazione e lavorazione dei prodotti orticoli, molto apprezzati dalle imprese di Almería.

«Esiste una cooperazione reale sia nella preraccolta sia nella postraccolta tra le aziende italiane e Tecnova. È uno scambio di conoscenze che avvantaggia entrambi i Paesi», evidenzia.

Innovazione e progetti europei contro il cambiamento climatico

Tecnova partecipa attivamente a numerosi progetti europei di ricerca, sviluppo e innovazione (R+S+I), che coinvolgono anche imprese italiane.

«Stiamo conducendo test in varie parti d’Europa, alcuni dei quali qui in Spagna, con la partecipazione di aziende italiane. Sono progetti dedicati all’adattamento al cambiamento climatico e allo sviluppo di tecnologie più sostenibili», spiega la direttrice generale.

25 anni di cooperazione e conoscenza condivisa

Nel 2026 Tecnova celebrerà il 25° anniversario, un traguardo che coincide con il recente riconoscimento ottenuto per il suo ruolo nella cooperazione imprenditoriale.

«La nostra filosofia è quella di mettere insieme le conoscenze delle aziende, della pubblica amministrazione e dei centri di ricerca. Solo collaborando possiamo essere più competitivi e andare più lontano», conclude Galera.

Spagna, Tecnova punta sulla cooperazione con l’Italia per l’innovazione in orticoltura - Ultima modifica: 2025-11-24T12:19:03+01:00 da Alessandro Piscopiello

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