Viviamo in un tempo in cui il dibattito sull’ambiente, la sostenibilità e la transizione ecologica è diventato centrale, sia nella politica che nella società civile. Eppure, elementi fondamentali del sistema agricolo e del verde urbano restano spesso ai margini della discussione, invisibili agli occhi di molti. Uno di questi è il substrato di coltivazione, comunemente conosciuto come terriccio.
Per questo Aipsa – Associazione italiana produttori di substrati di coltivazione e ammendanti – insieme alle principali realtà del settore florovivaistico nazionale, ha promosso il manifesto “Substrati e loro utilizzo”: un documento condiviso, pensato per raccontare cosa sono i substrati, perché sono indispensabili per il florovivaismo, per la riforestazione, per il verde urbano, per il giardinaggio e, in ultima analisi, ma non meno importante, per il benessere collettivo.
Resilienza climatica, salute, sicurezza
Il substrato non è un semplice supporto fisico. È uno strumento tecnico sofisticato, che favorisce la crescita sana delle piante, migliora l’efficienza nell’uso di acqua e nutrienti, riduce il consumo di suolo e permette coltivazioni più sostenibili. È alla base dell’intera produzione orto-florovivaistica e delle politiche verdi delle nostre città, dalle foreste urbane ai giardini domestici.
Un solo metro cubo di substrato può generare 56.000 giovani piante di pomodoro o 7.500 di pino: significa contribuire concretamente alla sicurezza alimentare e alla riforestazione. La coltivazione in contenitore e in ambiente protetto è uno degli strumenti più efficaci per la resilienza climatica. E non dimentichiamo il ruolo del verde urbano: dove c’è verde, c’è salute, sicurezza, socialità. Da uno studio comprovato si stima che un incremento del 10% delle aree verdi può ridurre la criminalità urbana del 2%.
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Il valore dei substrati
Con questo manifesto, chiediamo alle istituzioni e all’opinione pubblica di riconoscere i substrati come una risorsa strategica. Occorrono politiche che ne tutelino la qualità e la disponibilità, e che incentivino l’innovazione nella loro produzione.
Il nostro settore genera oltre 3 miliardi di euro di fatturato in Europa e impiega direttamente 11.000 persone. Ma il valore vero risiede nel contributo alla più ampia filiera agroambientale, che coinvolge 750.000 lavoratori e produce un impatto economico da 60 miliardi di euro.
Il substrato non è un dettaglio tecnico, è il cuore nascosto di un’agricoltura moderna, efficiente, rispettosa dell’ambiente. Metterlo al centro del dibattito, portarlo alla luce attraverso un Manifesto condiviso e aperto al dialogo, è il nostro modo per contribuire alla costruzione di un futuro più verde, più giusto, più consapevole.