La Biofabbrica di Ramacca (Catania), gestita dall’Ente di Sviluppo Agricolo (Esa), sta vivendo una fase di crescita e consolidamento.
Come spiega Giuseppe Greco, dirigente dei servizi allo sviluppo Esa, la struttura mantiene il ruolo di riferimento per la difesa fitosanitaria regionale — soprattutto su agrumi, vite e orticole in serra — e amplia le forniture a distributori nazionali ed esteri.
Produzioni 2024: i numeri della stagione
Nel 2024 la biofabbrica Esa Ramacca ha servito 180 aziende agricole. Sono stati distribuiti:
-
104.788.000 esemplari di Aphytis melinus
-
307.600 adulti di Cryptolaemus montrouzieri
-
377.000 individui di Orius laevigatus
In totale, gli insetti utili hanno protetto circa 1.400 ettari di agrumeto e una decina di ettari di colture protette.
In controtendenza rispetto agli anni precedenti, nel 2024 le aziende hanno richiesto solo 3.000 unità di Anagyrus pseudococci, a fronte di una disponibilità annua di 566.500 esemplari. È un segnale della forte variabilità della domanda nel mercato della difesa biologica.
Ricerca e sperimentazione
Tra il 2021 e il 2023 il professor Haralabos Tsolakis (Università di Palermo) ha condotto in vigneti dell’area alcamese una sperimentazione sull’impiego di Anagyrus pseudococci contro il Planococcus vitis. La Biofabbrica ha prodotto il ceppo autoctono utilizzato nella prova, che ha dimostrato una efficacia superiore rispetto a Cryptolaemus montrouzieri.
Nonostante il risultato, la commercializzazione di Anagyrus resta ancora limitata per motivi organizzativi e di distribuzione.
Logistica e limiti di distribuzione
Una criticità è la carenza di personale Esa nelle zone occidentali della Sicilia, che ha ridotto la capacità di distribuzione territoriale. L’Ente sta valutando accordi con distributori nazionali in attesa di nuove assunzioni tecniche.
Dove vanno gli insetti utili prodotti a Ramacca
Il profilo produttivo 2024 è così distribuito:
-
80% Sicilia
-
3% resto d’Italia
-
17% estero
In Sicilia Aphytis melinus è il più richiesto: è molto deperibile e viene ritirato direttamente in biofabbrica per garantirne la vitalità.
In Italia, una parte della produzione di Aphytis melinus e Cryptolaemus montrouzieri va a una multinazionale che gestisce la distribuzione su larga scala.
Inoltre, i 377.000 esemplari di Orius laevigatus vengono acquistati da un’azienda del Ragusano e impiegati nell’orticoltura protetta della costa lucana contro i tripidi.
Mercati esteri e logistica avanzata
Infine, il 17% della produzione — esclusivamente Aphytis melinus — è stato esportato in Spagna (Almería), dove viene utilizzato per la lotta alla cocciniglia rossa forte.
Per preservare la qualità degli insetti utili, la biofabbrica ha sviluppato protocolli logistici che coinvolgono produttore, distributore, spedizione e trasporto aereo. Queste procedure, inizialmente adottate per l’estero, oggi vengono utilizzate anche per le spedizioni nazionali.
Una infrastruttura strategica per la difesa biologica
Grazie alla continuità produttiva e alle collaborazioni scientifiche, la biofabbrica Esa Ramacca si conferma una infrastruttura chiave per la sostenibilità dell’agricoltura mediterranea e per il rafforzamento della difesa biologica in agrumicoltura, vite e orticole.






