Patata del Fucino Igp, l’espressione della fertilità marsicana

Dai terreni del letto prosciugato di un antico lago nasce una delle migliori patate italiane. La Patata del Fucino Igp, coltivata a 700 metri d'altitudine, rappresenta un patrimonio gastronomico dell'Abruzzo con caratteristiche organolettiche uniche

La Patata del Fucino Igp viene prodotta esclusivamente all'interno del bacino dell'ex lago del Fucino, un'area bonificata situata a 700 metri sul livello del mare in provincia dell'Aquila, nella regione Abruzzo. Questa zona geograficamente delimitata comprende nove comuni: Avezzano, Celano, Cerchio, Aielli, Pescina, S. Benedetto dei Marsi, Ortucchio, Trasacco e Luco dei Marsi.

Il terreno dell'antico lago prosciugato è rinomato per la sua eccezionale fertilità, elemento determinante che contribuisce alle caratteristiche qualitative uniche della Patata del Fucino Igp, creando un legame indissolubile tra prodotto e territorio.

Disciplinare e metodi di coltivazione

La coltivazione della Patata del Fucino Igp segue un rigoroso disciplinare di produzione che ne regola ogni fase. La semina si effettua generalmente da metà marzo alla fine di maggio, variando in base alle caratteristiche del terreno e alle condizioni climatiche. La raccolta inizia intorno al 20 luglio per le varietà precoci e si protrae fino al 15 novembre per quelle a ciclo medio e tardivo. Il disciplinare impone una rigorosa rotazione colturale che vieta il ristoppio, la successione con altre solanacee e qualsiasi forma di consociazione.

Vengono utilizzati esclusivamente tuberi-seme certificati, con un calibro compreso tra 28 e 55 mm. L'irrigazione è consentita con tecniche a spruzzo e a goccia, privilegiando quelle che permettono un risparmio idrico. Dopo la raccolta, i tuberi vengono conservati in contenitori a temperatura controllata tra 4 e 10°C, con un'umidità relativa dell'88-95%, e possono ricevere trattamenti antigermoglianti conformi alle normative vigenti.

Varietà e caratteristiche distintive

La Patata del Fucino Igp è ottenuta da diverse varietà di Solanum tuberosum iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole. Tra queste figurano Majestic, Sirco, Tonda di Berlino e Universa, sebbene l'elenco non sia esaustivo.

L'etichetta sulla confezione deve sempre riportare il nome della varietà per garantire trasparenza al consumatore. Per un utilizzo ottimale in cucina, le patate vengono spesso classificate in base al colore della polpa: quelle a pasta gialla risultano tenere, compatte e sode; quelle a pasta bianca sono caratterizzate da croccantezza e sapidità, con la peculiarità di non assorbire olio durante la frittura; mentre le varietà a buccia rossa si rivelano ideali per impasti e stufati.

Versatilità in cucina e qualità gastronomiche

Grazie alle sue eccellenti caratteristiche qualitative, la Patata del Fucino IGP è adatta sia al consumo fresco che all'industria di trasformazione. In cucina dimostra una notevole versatilità: è perfetta per la preparazione di gnocchi, eccellente sia al forno che fritta, e ideale per torte salate, sformati, stufati, zuppe e insalate. Un piatto tradizionale particolarmente significativo è la zuppa di patate e zucca, tipica del Fucino. Questa patata è apprezzata per la sua polpa soda, la bassa tendenza all'imbrunimento dopo la frittura e la capacità di mantenere un buon sapore anche dopo la conservazione.

Le valutazioni sensoriali ne hanno evidenziato un "gusto tipico" o "bontà del sapore" molto pronunciati, con un'assenza quasi totale di retrogusti negativi. Dal prodotto si ricava anche una vasta gamma di alimenti trasformati: patatine prefritte e surgelate, cubetti surgelati, spicchi e rondelle prefritte, gnocchi, flan e prodotti freschi pelati e tagliati pronti per la cottura.

Produzione e impatto economico

La produzione di Patata del Fucino Igp raggiunge volumi considerevoli che testimoniano l'importanza di questa coltivazione per l'economia agroalimentare abruzzese: 8.781.765 kg nel 2023, 10.680.893 kg nel 2022 e 8.905.580 kg nel 2021. Nel 2022, l'area coltivata ha coperto circa 780 ettari. Questi dati evidenziano non solo il valore economico ma anche il significativo impatto occupazionale che questa Igp genera nel territorio, rappresentando una delle eccellenze agricole più rilevanti della regione Abruzzo e un simbolo dell'agricoltura di qualità italiana.

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Patata del Fucino Igp, l’espressione della fertilità marsicana - Ultima modifica: 2025-05-05T14:41:25+02:00 da Alessandro Piscopiello

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