Sul mercato c’è carenza di torba, il substrato di coltivazione più utilizzato nelle attività vivaistiche orticole e floricole. Da Estonia e Lettonia, paesi baltici grandi produttori di torba, giunge conferma di volumi ridotti al 20-40% rispetto agli standard. Per Aipsa, l’Associazione italiana produttori di substrati di coltivazione e ammendanti, le conseguenze sono evidenti:
- necessità di materie prime alternative,
- confronto continuo con gli utilizzatori e
- inevitabile aumento dei costi per le produzioni floricole e orticole.
Perciò ha riunito i propri soci per un confronto sulla difficile situazione relativa alla raccolta della torba in Europa nel 2025. Era presente alla riunione, con un breve aggiornamento, la responsabile dell’Associazione di produttori di torbe della Lettonia - Latvian Peat Association, Ingrı̄da Krı̄gere.
Drastico calo della raccolta di torba in Europa nel 2025

Le informazioni condivise dalle associazioni di settore in Estonia e Lettonia confermano che la stagione in corso è tra le peggiori degli ultimi decenni, con volumi di raccolta gravemente ridotti a causa delle piogge persistenti e delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.
In Estonia la produzione ha raggiunto solo il 25% della media, con una stima massima del 40% entro fine stagione.
In Lettonia la situazione è altrettanto critica: in molte aree i volumi raccolti non superano il 20-30% del piano, con punte minime del 3% in alcune zone.
Da Lituania, Finlandia e altri Paesi produttori di torba europei giungono informazioni che, pur con alcune lievi differenze, descrivono uno scenario analogo, volumi raccolti nettamente inferiori rispetto alla media e forti difficoltà nel portare a termine la raccolta.
Anche la fibra di cocco risente di una difficile raccolta
Accanto alla torba, anche la fibra di cocco, seconda materia prima più utilizzata per i substrati, ha risentito di una difficile raccolta. L’imprevedibilità della stagione delle piogge nei Paesi produttori crea problemi sia alla produzione sia alla disponibilità, richiedendo una programmazione degli acquisti che può arrivare a sei mesi: un aspetto che impone particolare attenzione a tutta la filiera.
Conseguenze della ridotta disponibilità di torba

Per Aipsa la ridotta disponibilità di torba comporterà inevitabilmente un aumento dei costi delle materie prime e, di conseguenza, un incremento dei costi del prodotto finito e dei costi di produzione per le aziende floricole e orticole.
Sarà inoltre necessario ricorrere a un maggiore impiego di altre materie prime, non usualmente utilizzate in queste proporzioni, pur consapevoli che non potranno sostituire integralmente la torba.
Questo significa che gli utilizzatori dovranno essere disponibili a utilizzare tipologie di substrati diverse da quelle standard finora impiegate, accettando possibili criticità ma anche cogliendo l’opportunità di un momento di svolta per l’intero settore.
In tale difficile contesto i soci Aipsa ribadiscono il proprio impegno ad accompagnare produttori e operatori nelle difficoltà che emergeranno, a promuovere momenti di confronto e aggiornamento costanti con tutti gli attori della filiera e a garantire un’attenta comunicazione per informare il mercato e i partner sull’evoluzione della crisi.
Fase di eccezionale difficoltà per il comparto
Aipsa sottolinea che il comparto sta affrontando una fase di eccezionale difficoltà, mai vista prima. Aipsa continuerà a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione internazionale e a informare tempestivamente soci, operatori e utilizzatori finali. La collaborazione, il dialogo e la disponibilità al cambiamento lungo tutta la filiera saranno fondamentali per gestire al meglio le conseguenze di questa crisi e per delineare nuove strategie sostenibili per il futuro.
Aipsa raccomanda inoltre agli acquirenti di terricci e substrati di consultarsi tempestivamente con i propri fornitori, unico modo per garantire, per quanto possibile, una gestione più̀ attenta delle forniture nei prossimi mesi.