Eboli torna a essere protagonista del panorama fieristico nazionale con ExpoSele, la nuova manifestazione dedicata alle eccellenze agroalimentari della Piana del Sele, della Campania e del Sud Italia. Dal 25 al 27 settembre 2025, il PalaSele si trasformerà in un hub di relazioni, innovazione e valorizzazione del cibo di qualità, con l’obiettivo di creare un ponte tra il territorio e i mercati nazionali e internazionali.
Vocazione nazionale e internazionale
La manifestazione, che ha già raccolto l’adesione formale di oltre 50 aziende, nasce con l’ambizione di diventare il nuovo punto di riferimento fieristico nel Mezzogiorno, ispirandosi a modelli consolidati, ma puntando su un’identità territoriale forte e radicata. Non a caso, ExpoSele gode del patrocinio della Regione Campania, della Camera di Commercio di Salerno, dell’ICE e del Comune di Eboli, sottolineando sin da subito una vocazione nazionale e internazionale.
Nel cuore della Piana del Sele, uno dei distretti agroindustriali più produttivi d’Italia — con oltre 2,5 miliardi di euro di export agroalimentare nel 2024 — ExpoSele vuole colmare un vuoto: quello di una vetrina fieristica all’altezza della qualità espressa dal territorio.
Una fiera specializzata

«Eboli merita questa nuova fiera, dal respiro nazionale», ha dichiarato il sindaco Mario Conte,

«accoglieremo le imprese più rappresentative del nostro territorio e non solo. Al centro ci saranno innovazione, tecnologie e nuove relazioni». Parole che trovano eco in quelle di Eligio Troisi, direttore del Gal Colline Salernitane, che lancia un monito: «ExpoSele non deve essere solo un evento generalista sull’agricoltura, ma un momento fieristico altamente specializzato, capace di valorizzare le produzioni a marchio collettivo e la grande innovazione introdotta negli ultimi 15 anni, come la quarta e quinta gamma».
ExpoSele non nasce dal nulla. È la naturale evoluzione della storica Fiera di Eboli, nata nel 1955, e ora pronta a rinascere in chiave moderna. «Il nostro obiettivo — spiega Nicola Calzolaro, del comitato organizzatore — è stato fin dall’inizio proporre una visione rinnovata e innovativa della fiera. Le richieste di partecipazione sono già superiori alle aspettative».
Il programma

Il programma delle tre giornate sarà ricco e articolato: workshop, incontri B2B, aree dedicate a startup, showcooking, mostre ed esperienze immersive che racconteranno il territorio attraverso il cibo. Un format moderno e coinvolgente, pensato non solo per gli operatori, ma anche per il grande pubblico.
ExpoSele sarà anche un momento di ascolto e racconto delle imprese che ogni giorno danno vita all’agroalimentare del Sud. Ne è convinto Camillo Catarozzo, presidente di Banca Campania Centro, tra i primi sostenitori dell’iniziativa: «Valorizzare l’agroalimentare significa generare entusiasmo, creare occupazione e dare ai giovani un motivo per restare sul territorio».
Parlano le aziende

Un’opportunità confermata anche dalle aziende partecipanti. Per Franco Suanno, titolare della Cma Srl, specializzata in attrezzature per serre e zootecnia, «ExpoSele è un’occasione per creare sinergie tra imprese e far crescere il nostro tessuto produttivo, aprendoci anche al Sud Italia».

Anna Esposito, socia della O.P. “Terra Orti”, sottolinea il valore della cooperazione: «ExpoSele ci permette di dare voce alle tante piccole realtà che compongono la nostra organizzazione. Tradizione e innovazione devono camminare insieme».

Eugenio Bufano, agronomo dell’azienda “Vitrosele” di Eboli (Sa), racconta con orgoglio il progetto Meristema: «Produciamo piantine di carciofo micropropagate in vitro, salvando antiche varietà e introducendo nuovi cloni, come il Cavaliere G1. La fiera sarà la vetrina ideale per promuovere la qualità e la tecnologia applicata alle colture».

Anche realtà storiche come Sivam Spa, fondata nel 1932, riconoscono l’importanza strategica dell’evento. «ExpoSele è fondamentale per rinsaldare il legame tra imprese e territorio», afferma Gaetano Ambrosca, responsabile commerciale Sud Italia. L’azienda, attiva anche a Battipaglia, produce mangimi e integratori zootecnici.
Infine, la voce diretta del campo arriva da Domenico Alfano, titolare

dell’Azienda agricola “Do.Ge”, azienda che da un ettaro è arrivata a coltivarne oltre 500: «Noi lavoriamo con rigore, i nostri prodotti sono analizzati goccia per goccia. Ma ci troviamo a competere con nazioni che non rispettano i nostri stessi standard. ExpoSele può darci visibilità e forza per difendere la qualità e ottenere regole eque sui mercati».
Per lo sviluppo della logistica
ExpoSele si inserisce in una visione più ampia che guarda anche allo sviluppo della logistica nel territorio. «Attorno all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi — aggiunge Troisi — si può creare non solo un polo fieristico ma un polo logistico integrato, funzionale anche al sistema cargo. Le condizioni ci sono. Serve cogliere l’opportunità in questi mesi cruciali».
ExpoSele si candida così a diventare un nuovo baricentro per l’agroalimentare del Sud, attrattivo per aziende, istituzioni, investitori e buyer, con l’ambizione di portare benefici economici, occupazionali e culturali a tutta l’area.
Come partecipare
Le aziende interessate possono già candidarsi tramite il sito ufficiale www.exposele.it, assicurandosi uno spazio in un evento che promette di valorizzare il meglio del Made in Italy.
Dal 25 al 27 settembre 2025, Eboli accende i riflettori sull’agroalimentare. Il Sud è pronto a raccontarsi. E a crescere.