Pomodoro da industria, biostimolanti scudo allo stress da caldo

Aborti fiorali. Foto Kristine Lang
Le alte temperature rischiano di intaccare l'ingrossamento dei frutti, ma i biostimolanti possono essere un supporto fondamentale per sostenere la fioritura, l’allegagione su tutti i palchi e contrastare efficacemente lo stress da caldo

Nel pomodoro da industria, il successo produttivo è strettamente legato alla capacità della pianta di allegare e sviluppare frutti su tutti i palchi fiorali, dalla base fino all’apice, in modo uniforme. Questo obiettivo è messo a rischio da condizioni ambientali sempre più sfavorevoli: ondate di calore, stress idrico e squilibri nutrizionali. Le fasi fenologiche più sensibili — fioritura, allegagione, ingrossamento e maturazione — richiedono il massimo supporto agronomico per garantire uniformità e qualità.

Tra le principali criticità che si possono verificare:

  • aborto fiorale e ridotta allegagione a causa di temperature superiori a 35 °C;

  • mancato sviluppo dei frutti nei palchi superiori in condizioni di stress persistente;

  • calo del grado Brix e aumento di marciumi apicali per deficit nutrizionali (in particolare di calcio);

  • differenziazione incompleta dei fiori nei palchi apicali in caso di eccessivo sviluppo vegetativo non controllato.

Che cosa sono i biostimolanti e come funzionano

I biostimolanti sono formulati a base di sostanze organiche o microrganismi benefici che stimolano i processi fisiologici delle piante, migliorandone la nutrizione, la resistenza agli stress ambientali e la qualità dei frutti. A differenza dei fertilizzanti, non forniscono nutrienti in forma diretta, e a differenza dei fitofarmaci, non hanno funzione protettiva verso patogeni. La loro efficacia risiede nell’attivazione di risposte naturali che aumentano l’efficienza d’uso delle risorse e la resilienza della pianta.

Tra le principali categorie:

  • sostanze umiche (acidi umici e fulvici): stimolano lo sviluppo radicale e migliorano la disponibilità di nutrienti nel suolo;

  • estratti di alghe: ricchi di ormoni vegetali e composti antiossidanti, modulano l’attività stomatica e aumentano la tolleranza termica;

  • idrolizzati proteici e amminoacidi: promuovono la moltiplicazione cellulare e la sintesi di metaboliti chiave per lo sviluppo e la qualità dei frutti;

  • microrganismi benefici (funghi micorrizici e batteri promotori di crescita - PGPR): migliorano la struttura del suolo, la nutrizione e la difesa da stress;

  • composti secondari (silice, chitina, osmoliti): aumentano la resistenza meccanica e riducono la traspirazione in condizioni critiche.

Fortunatamente, l’innovazione in questo settore si sta spostando verso prodotti sempre più specifici, basati su una comprensione molecolare dei meccanismi di tolleranza, e su protocolli di applicazione personalizzati in funzione delle esigenze della coltura e delle condizioni ambientali.

Ingrossamento del pomodoro da industria

Lo sviluppo del frutto richiede alla pianta un costante apporto di nutrienti, ormoni endogeni e zuccheri. I biostimolanti che forniscono amminoacidi specifici e peptidi a basso peso molecolare, per esempio, sono essenziali per stimolare la moltiplicazione e distensione cellulare durante l’ingrossamento.

Nella fase che va da allegagione del primo palco sino a tutto il successivo periodo d'ingrossamento dei palchi fiorali Haifastim Force, un estratto vegetale ad elevato contenuto in aminoacidi liberi levogiri, citochinine e auxine, si è dimostrato un validissimo alleato per supportare l'equilibrato sviluppo delle bacche anche in condizioni di crescita stressanti.

Una prova dimostrativa condotta a Ferrara ha dimostrato la validità dell'impiego dell'HaifaStim Force in combinazione con una nutrizione equilibrata nel raggiungimento di rese superiori anche su pomodoro coltivato senza irrigazione a goccia.

Scopri come agiscono i biostimolanti nel contesto della nutrizione integrata del pomodoro da industria 

Protezione attiva contro il caldo estremo

Le temperature elevate sono oggi tra le principali cause di riduzione delle rese nel pomodoro da industria. Oltre al danno diretto su impollinazione, allegagione e fotosintesi, lo stress termico aumenta la produzione di Ros (specie reattive dell’ossigeno), che danneggiano strutture cellulari e membrane.

In risposta, i biostimolanti:

  • induiscono la sintesi di antiossidanti (es. superossido dismutasi, catalasi);

  • potenziano le difese cellulari tramite l’attivazione delle proteine da shock termico (HSP);

  • regolano la produzione di ormoni endogeni (ABA, etilene, auxine);

  • aumentano la presenza di osmoliti naturali, che stabilizzano le membrane e regolano l’equilibrio idrico.

Proprio per supportare la coltura del pomodoro nella delicata fase dell'ingrossamento dei frutti evitando stress termici/ idrici che potrebbero compromettere la resa Haifa ha sviluppato una soluzione totalmente naturale a base di Glicinbetaina pura, HaifaStim Rally.

HaifaStim Rally applicato per via fogliare riduce lo stress da caldo migliorando i processi di assorbimento idrico e nutrizionale massimizzando le rese e prevenendo possibili fisiopatie nutrizionali legate a squilibri idrici come il Blossom End Rot (marciume apicale del pomodoro).

Il prodotto applicato è facilmente solubilizzabile e pienamente compatibile con tutti i prodotti fitosanitari presenti in commercio garantendo elasticità d'utilizzo ed efficacia in ogni contesto.

Per migliorare la fase d'ingrossamento e successiva maturazione si consigliano 2-3 applicazioni a 1-1,5 kg/ha ad intervalli di 15-20 gg.

Queste azioni sinergiche permettono alla pianta di mantenere attiva la fotosintesi anche oltre i 35 - 40 °C, proseguendo lo sviluppo dei frutti e riducendo la senescenza anticipata.

Leggi la GUIDA COMPLETA sulla nutrizione sostenibile del pomodoro da industria

Pomodoro da industria, biostimolanti scudo allo stress da caldo - Ultima modifica: 2025-07-08T11:06:12+02:00 da Alessandro Piscopiello

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