Zucchino, il virus New Delhi non spaventa più

Grazie a una gestione integrata, che prevede il contenimento del vettore e l'utilizzo di varietà resistenti derivate da quelle tradizionali, il ToLCNDV può essere controllato negli areali vocati allo zucchino. Rivedi il webinar tecnico organizzato da Edagricole in collaborazione con Syngenta

Il Tomato Leaf Curl New Delhi Virus (ToLCNDV) è oggi una delle principali fitopatie emergenti nell'orticoltura italiana. Questo patogeno, trasmesso in maniera persistente dalla mosca bianca (Bemisia tabaci), ha colpito duramente le coltivazioni di zucchino in diverse aree del Sud Italia, determinando cali produttivi anche del 70-80%.

Nel corso del webinar tecnico "La minaccia del New Delhi Virus", tre esperti hanno offerto una panoramica completa del problema: dalla biologia del virus all'impatto del vettore sulle aziende agricole, fino al ruolo delle varietà resistenti come strumento di prevenzione.


Rivedi il webinar

 


L'evoluzione del ToLCNDV in Italia

Salvatore Davino, professore di Patologia Vegetale all’Università di Palermo, ha ripercorso la storia del virus in Italia: dal primo rinvenimento nel 2015 nell'areale di Marsala fino alla sua rapida diffusione in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Puglia e Sardegna. Le indagini condotte hanno rilevato un'incidenza media del 65% in Sicilia, con picchi dell'84% in alcune aree.

Il virus colpisce molte colture (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, patata, zucca, anguria), ma lo zucchino è senza dubbio la più colpita, mostrando sintomi evidenti come accartocciamento fogliare, ingiallimenti e deformazioni dei frutti. Davino ha illustrato anche la differenziazione dei sintomi rispetto ad altri virus (Zucchini yellow mosaic virus, Papaya ringspot virus, CMV) e ha sottolineato la difficoltà della diagnosi nei casi di infezioni miste.

Le strategie di contenimento

Secondo il docente, non esiste un'unica soluzione, ma è necessario un approccio integrato: reti anti-insetto, diagnostica precoce, uso di varietà resistenti, pratiche agronomiche mirate e fitofarmaci in alternanza. Particolare enfasi è stata data alla collaborazione tra sementieri, vivai, produttori e distributori per garantire l'efficacia delle misure.

Scarica la presentazione di Salvatore Davino, professore di Patologia Vegetale dell’Università di Palermo

Contenimento in campo: l’esperienza di OP Fonteverde

Carmelo Calabrese, responsabile tecnico dell’OP Fonteverde, ha raccontato come il virus abbia colpito improvvisamente le aziende dell'OP, causando danni fino all'80%.

Fonteverde ha attuato diverse misure, che sembrano aver funzionato:

  • Reti anti-insetto su porte e fori di aerazione delle serre,
  • Copertura con tessuto non tessuto nei trapianti precoci,
  • Imbiancamento dei tunnel con calce,
  • Controllo delle infestanti all'interno e all'esterno dei tunnel,
  • Trappole cromotropiche,
  • Uso di varietà resistenti negli ultimi anni.

Calabrese ha sottolineato come la lotta chimica da sola sia risultata poco efficace, mentre la combinazione di barriere al vettore, tecniche agronomiche e nuove risorse genetiche abbia permesso di riportare la produzione a un livello stabile.

Scarica la presentazione di Carmelo Calabrese, responsabile tecnico OP Consorzio Fonteverde

La genetica al servizio della sostenibilità

Giuseppe Circella, Product Specialist Cucurbits di Syngenta Vegetable Seeds, ha chiuso il webinar con una panoramica sulle varietà resistenti al ToLCNDV.

Attualmente Syngenta propone quattro varietà resistenti per la coltivazione protetta (Alpha ND, Delfos ND, Lambda ND, Zeus ND), sviluppate localmente nei principali areali italiani (Latina, Sicilia). Le varietà offrono una combinazione di resistenze (New Delhi, oidio, virosi varie), architettura di pianta ottimale e buona tenuta anche su cicli lunghi.

Circella ha inoltre anticipato lo sviluppo di nuove varietà specifiche per il pieno campo, anche con altre tipologie di frutto. L'obiettivo è offrire strumenti efficaci anche in condizioni più difficili e ampliare l'applicabilità della resistenza genetica.

Scarica la presentazione di Giuseppe Circella, Product Specialist Cucurbits Italy Syngenta Vegetable Seeds


Il New Delhi Virus resta una minaccia seria per la coltivazione dello zucchino, ma oggi, grazie alla ricerca, alle buone pratiche agronomiche e al miglioramento genetico, è possibile contenerlo in modo efficace. Il confronto tra mondo della ricerca, tecnici di campo e innovazione genetica ha dimostrato che la strada della gestione integrata è non solo possibile, ma l'unica che può dare risultati concreti, continuando a mantenere un conto colturale dello zucchino nel complesso soddisfacente.

Leggi ulteriori informazioni e approfondimenti sulle soluzioni per contrastare il ToLCNDV suggerite da Syngenta Vegetable Seeds

Zucchino, il virus New Delhi non spaventa più - Ultima modifica: 2025-05-28T16:48:26+02:00 da Alessandro Piscopiello

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome