Valorizzare le asteracee spontanee commestibili pugliesi

asteracee
È il titolo dell’ultima opera di Vito Vincenzo Bianco, per decenni ordinario di Orticoltura presso la Facoltà di Agraria di Bari. La presentazione del volume è stata l’occasione per celebrare la memoria di un docente che ha rinnovato e valorizzato l’orticoltura regionale, anche attingendo all’inesauribile patrimonio delle piante spontanee della flora pugliese

La famiglia botanica delle Asteraceae è quella che comprende il maggior numero di erbe spontanee commestibili in Puglia, fra le quali spicca la cicoriella selvatica, regina e icona del territorio regionale. A questa famiglia botanica è stata dedicata l’ultima opera del professor Vito Vincenzo Bianco, docente di Orticoltura e preside della Facoltà di Agraria di Bari, nonché per tanti anni figura di spicco del Comitato tecnico-scientifico della rivista “Colture protette”, la cui memoria è stata celebrata in un incontro organizzato presso l’ex Facoltà di Agraria di Bari, accompagnato da una mostra di piante spontanee commestibili.

Volume sulle Asteracee spontanee commestibili pugliesi

Vito Vincenzo Bianco
Vito Vincenzo Bianco
Rocco Mariani
Rocco Mariani

L'opera dal titolo Asteracee spontanee commestibili di Puglia: saperi, sapori e salute, scritto in collaborazione con Rocco Mariani, agronomo, etnobotanico, funzionario presso il Museo Orto Botanico dell’Università di Bari, e finanziato dal Psr Puglia nell’ambito del progetto BiodiverSO Veg, come si legge nell’introduzione, “vuole offrire al lettore la possibilità di conoscere, per ognuna delle piante trattate, oltre alla bellezza naturale, anche la valenza storica, spirituale, gastronomica, nutrizionale, salutare, culturale, al fine di conservare la memoria delle nostre radici e quel forte legame che da sempre ha unito il territorio con i suoi elementi naturali e le comunità che lo hanno popolato”.

Un volume, quindi, che amplia il bagaglio di sapere della fitoalimurgia, cioè dell’attività che calma la fame o fa sentire senza fame mediante la raccolta e l’alimentazione con piante spontanee.

Ampia parte della biodiversità botanica erbacea pugliese

facoltà agraria
Un momento della presentazione del volume sulle Asteracee e della celebrazione della memoria del professor Bianco presso l'ex Facoltà di Agraria di Bari

Il volume scritto da Bianco e Mariani è un’opera che recupera un’ampia e preziosa parte della biodiversità botanica erbacea pugliese e mette a disposizione di tutti gli interessati un inestimabile patrimonio di conoscenze su erbe spontanee da tempo utilizzate per scopi alimentari e anche curativi.

Erbe commestibili che per secoli hanno contribuito al sostentamento alimentare delle classi sociali povere e che, dopo un periodo di disinteresse e perdita delle pratiche tradizionali di ricerca e consumo, sono state riscoperte sia da appassionati sia da ricercatori che sperimentano, per alcune di esse, la possibilità di coltivarle come ortaggi.

Asteracee pugliesi, 39 specie e subspecie in 18 capitoli

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Particolari della mostra di erbe spontanee commestibili allestita in occasione dell'incontro presso l'ex Facoltà di Agraria di Bari

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Il volume illustra 39 specie e subspecie spontanee edùli presenti sul territorio pugliese, organizzate in 18 capitoli, corredati di opportune documentazioni grafiche e fotografiche per facilitare il lettore nella comprensione e nel riconoscimento. Le specie considerate sono state scelte soprattutto per l’importanza fitoalimurgica che rivestono nella tradizione regionale pugliese ma, per alcune di esse, anche per l’interesse accertato a livello nazionale. Ecco le 18 specie o gruppi presentati:

  1. Aspraggine volgare
  2. Boccione maggiore
  3. Boccione minore
  4. Calendula o fiorrancio selvatico
  5. Carciofo selvatico
  6. Cardi selvatici
  7. Cardo mariano
  8. Cardogna comune o cardoncello
  9. Centauree e fiordalisi
  10. Cicoria selvatica, cicoriella, cicoria di campagna
  11. “Cicorielle” o fogghjie´ de fuör
  12. Costolina giuncolina o piattello
  13. Grattalingua comune o caccialepre
  14. Grespino comune o cicerbita
  15. Lattuga selvatica
  16. Lattugaccio comune
  17. Radicchielle
  18. Tarassaco comune o dente di leone

E a ogni specie o gruppo di specie gli autori hanno dedicato un capitolo così strutturato: nome botanico, altri nomi volgari, nomi dialettali pugliesi, etimologia, storia, curiosità, coltivazione, modalità di riconoscimento, luogo dove si trova, quando e cosa si raccoglie, aspetti nutrizionali, medicina popolare e fitoterapia, attività antibatterica, impieghi in cucina, ricette.

Valorizzare le asteracee spontanee commestibili pugliesi - Ultima modifica: 2025-04-16T10:13:27+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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