Pomodolite è un progetto nato nell'ambito dell'iniziativa "I giovani e le scienze 2024" promossa dalla Fast (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), con l’obiettivo di affrontare il problema della presenza di metalli pesanti nei suoli agricoli e negli ortaggi. In particolare, si concentra sulla capacità della zeolite naturale di rimuovere elementi tossici come nichel, rame, cadmio e piombo dai terreni e dalle acque di dilavamento.
I rischi dei metalli pesanti: il caso del nichel
I metalli pesanti nei suoli agricoli rappresentano un grave problema ambientale e sanitario. Il nichel, in particolare, ha un’elevata capacità allergizzante e si può accumulare negli ortaggi. Il pomodoro, reagendo alla presenza del nichel esogeno, assorbe il metallo e ne modifica il profilo allergenico, aumentando i rischi per le persone allergiche. Secondo l'Ansa, oltre il 30% degli italiani manifesta reazioni allergiche al nichel.
La Direttiva Europea fissa limiti stringenti per la concentrazione di metalli pesanti nei suoli destinati all'agricoltura.
La zeolite naturale: una soluzione sostenibile
Il progetto ha dimostrato l’efficacia della clinoptilolite, una zeolite naturale, nel rimuovere i metalli pesanti dai suoli e dalle acque. Questo minerale è disponibile a basso costo e rappresenta un’alternativa ecologica e accessibile rispetto alle zeoliti sintetiche.
La zeolite è stata attivata tramite immersione in una soluzione satura di cloruro di sodio per uniformarne la composizione ionica e permettere una più precisa determinazione della capacità di scambio cationico.
Metodologie analitiche e risultati
Le analisi di laboratorio hanno incluso:
- Spettrofotometria UV-Vis per test di uptake
- ICP ottico per la determinazione quantitativa degli ioni metallici
- Porosimetria per la misura dell’area superficiale
- Spettroscopia IR per la caratterizzazione della zeolite
La clinoptilolite si è rivelata efficace nel rimuovere quasi completamente i metalli pesanti anche a basse concentrazioni, compatibili con applicazioni su campo.
Un’opportunità per l’agricoltura biologica e integrata
Il progetto ha evidenziato come l’uso della zeolite possa essere particolarmente utile per coltivazioni biologiche e da agricoltura integrata. I risultati ottenuti mostrano una rimozione efficace a costi contenuti, rendendo la clinoptilolite una soluzione altamente competitiva rispetto ai trattamenti convenzionali.
Collaborazioni scientifiche e sperimentazione sul campo
La ricerca è stata condotta presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (Disit) di Alessandria e presso il Manto Circular Lab (Mcl) di Mantova, con il supporto scientifico della Prof.ssa Elisabetta Gaita.
Grazie alla collaborazione con Tomato Farm S.p.A., è stato possibile testare l’efficacia del trattamento direttamente su coltivazioni reali, confermandone la validità e l’applicabilità.
Un successo nazionale e internazionale
Pomodolite è stato selezionato tra oltre 550 progetti presentati nella prima fase, arrivando tra i 25 finalisti italiani. Il progetto ha ottenuto l’invito alla prestigiosa BT Young Scientist & Technology Exhibition di Dublino, organizzata da BT, azienda leader irlandese nel settore delle telecomunicazioni.
L’evento si tiene annualmente presso la Royal Dublin Society ed è uno dei principali appuntamenti Stem a livello europeo. Quest'anno, eccezionalmente, l'invito è stato esteso anche a progetti internazionali precedentemente premiati nei rispettivi Paesi.
Valore educativo e impatto sociale
Partecipare a eventi come la fiera di Dublino consente agli studenti di misurarsi con un contesto internazionale e di approfondire il proprio interesse verso le discipline scientifiche. Il progetto Pomodolite dimostra come le competenze scientifiche acquisite a scuola possano generare soluzioni reali, utili alla società e all’ambiente.
I protagonisti del progetto
Il team è composto da tre studenti di diverse scuole italiane, supportati da insegnanti esperti:
- Giorgia Merolli – Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, I.I.S. G. Marconi di Tortona (Alessandria)
- Sofia Destro – indirizzo Chimica e Materiali, I.S. Ascanio Sobrero di Casale Monferrato (Alessandria)
- Andrea Venturelli – indirizzo Biotecnologie, I.T.I. Enrico Fermi di Mantova
Docenti referenti: professoressa Nadia Semino, professoressa Patrizia Cascio, professor Mauro Grandi.